L’Unione Europea in collaborazione con la Commissione UE si conferma anche quest’anno sempre più vicina ai bisogni dei consumatori anche in materia di biologia ed ecosostenibilità. Con l’originale iniziativa di realizzare la prima vendemmia di “vini biologici” hanno accolto il grido della FAO di ridurre o abbandonare l’uso di sostanze fertilizzanti e pesticidi nella coltivazione, i fattori principali responsabili del 20% delle emissioni totali di gas serra nell’atmosfera.
Questa prima raccolta di uva godrà di un marchio e regole tutte nuove allo scopo di migliorare la trasparenza degli ingredienti del prodotto. Tra le caratteristiche enologiche principali per rientrare nei canoni dei vini etichettati Unione Europea sarà il bassissimo livello di acido sorbico e solfiti nel vino fissato a 100mg per litro rosso e 150mg per litro bianco.
L’invito dell’UE è quello di essere contaggiati da questo spirito ecosostenibile per il benessere di tutta l’Europa. L’Italia si dimostra in prima linea in questo impegno con gli oltre 75 ettari di vigneti detiene il primo posto nella produzione di vino biologico in Europa.
Tra le regioni più sensibili a questo invito c’è senz’altro l’Umbria, il Cuore Verde dell’Italia, che grazie alla collaborazione di molti enti turistici e operatori del settore distribuiscono sempre di più prodotti biologici sulle proprie tavole. Sono un’esempio di questo i numerosi agriturismi sul Lago Trasimeno, Città di Castello, Gualto Todino o Spoleto che adottano metodi biologici nella coltivazione e allevamento degli animali con mangimi sicuri e ogm free, evitando inutili consumi di acqua e l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili al 100% come i pannelli termosolari, fotovoltaici e caldaie a pellets.