La minaccia degli ambienti chiusi: reali benefici dei purificatori

di | 16 Febbraio 2021

L’inquinamento dell’aria è uno dei problemi più discussi da sempre. È facile intuire che il particolare momento storico che si sta vivendo ha posto ancora di più l’attenzione su quest’aspetto.

Il confinamento in casa, il passaggio da un ambiente chiuso all’altro spinge le persone a interrogarsi sulle possibili soluzioni a queste problematiche.

L’acquisto di purificatori d’aria sembra essere l’opzione più ricercata ma anche la più discussa.
Come funzionano? Qual è la loro reale efficacia? Quanto costano?

Li abbiamo analizzati per rispondere in modo esaustivo a queste domande.

Come funzionano

L’aria che respiriamo nei luoghi chiusi (casa, uffici, locali) è composta da diversi fattori dannosi per la nostra salute: cattivi odori, polveri sottili, fumo, muffa, umidità. Non solo, ogni materiale presente, dall’arredo al pavimento, si comporta come una spugna trattenendo in sé tutte queste sostanze.
Il risultato, paradossalmente, è quello di trovare all’interno di qualsiasi ambiente molti più fattori inquinanti rispetto a quelli esterni.

Esiste una “Sindrome da edificio malato”, definita in questo modo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ed è una reazione al microclima che s’instaura negli spazi confinati causata da diversi fattori ma che non può essere attribuita ad una sola causa.

Il funzionamento dei depuratori sta proprio nel tentativo di rendere quanto più confortevole e sano l’ambiente interno. Aspirano l’aria e attraverso i filtri presenti all’interno che bloccano le particelle inquinanti, la ripuliscono prima di rilasciarla nuovamente.

È una soluzione efficace?

Il primo interrogativo a cui abbiamo risposto, al fine di risolvere qualsiasi dubbio sull’argomento e non alimentare false notizie, è: previene il contagio da covid-19?

No, poiché la trasmissione del Covid avviene in maniera differente e non si trattiene nell’atmosfera. La necessità di mantenere il giusto distanziamento e l’uso dei dispositivi di prevenzione è quindi imprescindibile.

Uno studio pubblicato da El Pais però, simulando i contagi che possono avvenire all’interno di una stanza, ha mostrato che una buona ventilazione e l’utilizzo di strumenti correlati può ridurre al minimo questa possibilità.

I purificatori d’aria sono quindi sicuramente degli strumenti utili, soprattutto per ridurre germi e prevenire l’insorgere di contaminanti. I soggetti allergici o più fragili sono quelli che traggono maggior beneficio dal loro utilizzo.

Per questo anche nelle strutture mediche, oltre che in quelle ospedaliere dove è obbligatorio l’abbattimento degli agenti inquinanti infettivi, sono molti i professionisti che utilizzano il sistema dei depuratori d’aria per i vantaggi che ne derivano. Questi posti sono, infatti, tra i più fertili per l’insorgenza di infezioni o malattie, data l’alta concentrazione di persone immuno-compromesse che li frequentano.

Modelli e prezzi in commercio

In commercio troviamo diverse soluzioni, dalle più economiche a quelle con prezzi più elevati. Abbiamo quindi a disposizione modelli che utilizzano diverse tecnologie, come:

– Purificatori d’aria a ozono

Il loro funzionamento consiste nel rilascio di elevate quantità di ozono per distruggere particelle e allergeni.

Nonostante la loro efficacia bisogna prestare attenzione a questa caratteristica. I livelli di ozono non dovrebbero mai superare una certa soglia, il rischio maggiore è quello di provocare reazioni con altre sostanze creandone di nuove, altamente tossiche.

– Purificatori che funzionano con la ionizzazione

Questo dispositivo con ionizzatore produce all’interno dell’ambiente particelle cariche di ioni negativi che si uniscono a quelle inquinanti cariche di ioni positivi con la finalità di distruggerle e purificare l’aria. Anche qui il rischio è di produrre quantità eccessive di ozono ricreando le stesse criticità già elencate nei precedenti purificatori.

– Purificatori con filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air Filter) e filtro a carbone attivo

Questi dispositivi, correlati con filtro tradizionale a carbone attivo, sono tra i più efficaci, catturando fino al 99,95% di particelle ultrafini.

Mentre il primo purifica l’aria da acari, pollini e batteri, il secondo cattura tutti quei composti prodotti da vernici e solventi (presenti nei mobili, pavimenti, oggetti) che con il tempo possono risultare cancerogeni per la salute umana. Questi filtri sono inoltre certificati da un ente scientifico con efficacia comprovata.

Tenendo conto di questi aspetti fondamentali sono diverse le scelte che il mercato offre. Per orientarsi con maggiore facilità, il sito www.migliorpurificatorearia.it offre una visione ampia e dettagliata sulle diverse soluzioni d’acquisto, da quelle in offerta a quelle più costose con focus sui migliori modelli.

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