
Lo snowboard è uno sport di origine americana nata negli anni ’60 e diffusasi ben presto in tutto il mondo, prima come semplice forma di divertimento invernale, poi come vero e proprio sport fino all’ingresso tra le discipline olimpiche nel 1998.
La prima tavola da snowboard, lo “snurfer”, fu ideato da un ingegnere che la aveva realizzata per far divertire i propri figli mentre oggi rappresenta una vera tendenza sulla quale la tecnologia la fa da padrone nella struttura e nei profili di questi strumenti. Mentre le caratteristiche e gli aspetti peculiari variano secondo l’utilizzo, le tavole da snowboard, come le tavole Northwave snowboards, assumono una forma, detta “shape”, che può essere monodirezionale (con una punta rialzata e una coda sostanzialmente piatta come uno sci) o bidirezionale (simmetrica sia sull’asse longitudinale sia su quello trasversale). Un altro elemento fondamentale nella struttura è la sciancratura, in altre parole la forma che si dà ai fianchi della tavola e che contribuisce a fornire una maggiore aderenza in curva del mezzo e un utilizzo migliore delle lamine di materiale sintetico.
I diversi profili della tavola, definiti “Camber”, possono determinare la variazione di comportamento di questo strumento sulla neve. Infatti, un profilo convesso esalta ulteriormente il taglio laterale della tavola garantendo una maggiore stabilità anche in situazioni di scarsa aderenza; un profilo concavo risulta essere meno aderente al terreno ma garantisce una maggiore maneggevolezza di guida; un profilo piatto, invece, con la sua particolare struttura, fornisce il massimo della stabilità soprattutto in caso di approccio agli ostacoli negli snow park. Per chi si vuole approcciare per la prima volta a questa disciplina, è importante comprendere quali sono i fattori fondamentali da prendere in considerazione: la misura dello scarpone, il peso dello snowboarder e il campo di utilizzo del mezzo. Concentrandoci su quest’ultimo aspetto, la scelta della misura delle tavole varia con riferimento alla specialità in cui ci si vuole cimentare; tra queste, di seguito, forniremo alcuni consigli sul Freeride, sull’All Mountain e sul Freestyle.
Tavole da snowboard Freeride
La prima è una modalità alla quale si possono dedicare rider che vogliono mantenere il totale controllo del proprio mezzo anche in situazioni difficili o estreme. Si tratta, infatti, di una pratica che si svolge soprattutto nei fuoripista e in condizioni di neve fresca che richiedono una misura dello strumento più lunga della media. Le tavole da scegliere per questa specialità sono costituite da solette sinterizzate molto duttili su ogni tipologia di neve, da un flex reattivo in grado di garantire una grande facilità in fase di conduzione della tavola e da materiali che permettono un migliore inserimento in lamina.
Tavole da snowboard All Mountain
Le tavole da snowboard All Mountain hanno una struttura stabile con un flex intermedio che garantisce equilibrio di guida nelle diverse condizioni e realizzate con uno “Shape Directional Twin” che permette una conduzione nelle più svariate situazioni. La specialità All Mountain può rappresentare un ambito molto versatile che può interessare sia rider molto esperti che snowboarder alle prime armi ma è comunque un’occasione per cimentarsi in diverse situazioni ambientali e strutturali. Si pratica soprattutto in pista oppure in brevi uscite sulla neve fresca.
Tavole da snowboard Freestyle
Il Freestyle è la modalità forse più conosciuta e spettacolare perché si affronta negli snow park e consiste in salti, pipe e qualche giro sui rail; le tavole da snowboard per il freestyle hanno strutture realizzate per avere una posizione centrale durante l’esecuzione delle diverse acrobazie e sistemi di ammortizzatori interni che permettono di non scaricare totalmente il peso sulle articolazioni nelle situazioni più estreme.