Aprire Partita Iva per e-commerce: come fare, regole, doveri

di | 8 Ottobre 2021

Anche gli e-commerce hanno regole ben precise. Chi non le rispetta va incontro a numerose e gravose sanzioni. Meglio assumere un commercialista e farsi gestire tutta la parte fiscale.

Ma quali sono le regole da seguire? Iniziamo subito con il dirvi che le regole fiscali valgono anche se avete rapporti con l’Estero. L’attività digitale va regolarizzata, ma c’è ancora molta confusione in materia. Vediamo di chiarire alcuni punti fondamentali.

Tipi di e-commerce per il fisco italiano

Per la fiscalità italiana si parla di Partita Iva per e-Commerce e ci sono due tipologie ben distinte di negozio digitale.

  • Commercio Indiretto: è l’e-commerce off-line e assomma in sé tutte quelle vendite in cui non si utilizza solo Internet. Ovvero quel commercio in cui la rete non è determinante per concludere la vendita, ma è parte di una delle operazioni.
  • Commercio diretto: è il classico e-commerce online, quello in cui ogni singola operazione è svolta attraverso l’ausilio del digital. In questo tipo di vendita vengono commercializzati servizi e beni digitali.

Un esempio potrà chiarire facilmente ogni dubbio: Amazon fa commercio elettronico indiretto perché la consegna dei beni avviene fisicamente al domicilio e la fruizione è reale, offline.

Invece iTunes che vende tracce audio è commercio indiretto, perché i beni acquistati si continuano a fruire nel digitale, non avviene nessuna consegna alla propria abitazione.

Questa distinzione è rilevante ai fini della fiscalità perché i servizi di e-commerce diretto hanno valore per l’iva nel Paese del committente del servizio. Invece nel commercio indiretto hanno rilevanza iva nel Paese membro verso cui sono diretti i beni.

L’ecommerce dunque versa l’iva nel Paese in cui sono destinati i beni o servizi, a meno che non si superino i 10.000 euro annui.

E-commerce e commercialista

Quando si decide di aprire un e-commerce – grande o piccolo che sia – la miglior cosa da fare è rivolgersi a un commercialista Roma esperto in materia che possa guidarvi attraverso la difficile legge italiana.

 

Esistono casi e casi in cui è necessario aprire iva. Ad esempio la legge permette di vendere prodotti o servizi in via occasionale. Ma se invece la tua è un’attività continuativa e regolare allora sei obbligato ad aprire partita iva.

L’ecommerce in Italia è regolato dalla legge Bersani (decreto legislativo 114/98) che stabilisce l’obbligo di contabilizzare anche la vendita di un bene di propria proprietà con una ricevuta e nel caso di importo superiore ai 77,47 euro subentra l’obbligo della marca da bollo da 2 euro.

Per capire come muoversi bisogna rivolgersi ad un professionista competente, un commercialista esperto di fiscalità online che conosca a menadito la materia e possa consigliarvi su quale tipo di Partita Iva sia più conveniente per la vostra attività di vendita online.

Le regole per aprire un e-commerce

Quando si decide di aprire un e-commerce, dopo la prima fase di progettazione e ricerca dei prodotti giusti bisogna eseguire queste procedure:

  • Contattare un commercialista
  • Aprire Partita Iva: il professionista ti saprà consigliare sul codice Ateco da utilizzare e quale regime fiscale tenere.
  • Compilazione Scia di inizio attività.
  • Iscrizione al Registro di Imprese.

E ricordati che dovrai versare i contributi inps.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *