La produzione della carta su scala industriale è stata un grande passo avanti per la scienza e per lo sviluppo della società moderna. Dai primi fogli di carta a oggi di tempo ne è passato, le procedure si sono evolute e la stampa è diventata una componente fondamentale della quotidianità di ognuno di noi, ecco perché è fondamentale conoscere i vari formati standard della carta in uso oggi giorno.
I Formati standard della carta e l’UNI
Ovviamente, si è dovuto procedere con l’uniformazione dei formati a livello globale, trovando una codifica che potesse essere universalmente riconosciuta: nel 1922, in Germania, si è deciso che i formati dovessero essere normalizzati. La nuova metodologia di creazione dei supporti cartacei, che dovevano rispettare precise misure e dimensioni, è stata facilmente recepita già prima dello scoppio del Secondo conflitto mondiale e catalogato secondo una normativa definita ISO216 pochi anni dopo, tutt’ora in vigore.
ISO è l’acronimo dell’Organizzazione internazionale per la normazione: in rappresentanza dell’Italia è stata fondata l’UNI, l’Ente nazionale italiano di unificazione, che ha compiti di normazione all’interno del territorio italiano.
Il formato di base di questa normazione è stato chiamato A0, ed è un foglio con un’area di un metro quadrato: da questo formato vengono ottenuti tutti i formati successivi, indicati con numerazione crescente, che vengono semplicemente ottenuti dividendo a metà il valore del lato più lungo del formato precedente., fino ad arrivare al formato A10, il più piccolo riconosciuto dalla normativa UNI.
Iprintdifferent, per le sue stampe, mette a disposizione dei suoi clienti tutti i formati UNI, dando quindi la possibilità di scegliere di effettuare stampe su formati più o meno ampi, in conformità con quanto stabilità dagli accordi internazionali ISO216, che sono stati pian piano recepiti da tutti i Paesi Europei. Per questo motivo è possibile effettuare stampe sia di piccolo formato, per esempio la stampa flyer sia di grandi formati come la stampa manifesti.
Ovviamente, ciascun Paese ha potuto compiere qualche modifica ai formati standardizzati, mentre l’Italia per una questione di comodità e chiarezza, ha preferito basare la codificazione UNI esattamente sulle misure standard definite dagli standard ISO216.
Gli standard UNI e ISO sono un grande vantaggio per la produzione in serie degli stampati cartacei, che possono essere diffusi senza problemi in tutti i Paesi Europei e nella maggior parte dei Paesi Extraeuropei, dove i formati ISO sono stati un’altra piccola rivoluzione nel settore della stampa.