Proprietà industriale: cos’è e perché è importante difenderla

di | 4 Ottobre 2021

Che si tratti di un marchio, di un’invenzione o di un software, un’azienda deve sempre proteggere al meglio il proprio patrimonio. La proprietà industriale serve proprio a questo, ed è un diritto che dev’essere difeso in ogni sede possibile, per tutelare i propri interessi. Si tratta comunque di un tema non semplice, ed è per questo motivo che conviene scoprire insieme un approfondimento. Oggi, dunque, vedremo cosa si intende per proprietà industriale, come e perché difenderla.

Cos’è la proprietà industriale?

Per proprietà industriale s’intende l’insieme di un particolare tipo di asset che spetta in esclusiva ad un’azienda. Come anticipato poco sopra, il marchio di una società è una proprietà industriale, e lo stesso discorso vale per le invenzioni.

Nella lista rientrano anche altri segni distintivi, come i progetti e i disegni, i modelli e le denominazioni d’origine. Persino i segreti aziendali possono essere visti al pari di una proprietà inviolabile, e dunque tale da essere difesa con ogni mezzo nelle sedi opportune, qualora venisse intaccata. Le suddette proprietà vengono regolamentate dall’articolo 1 del codice omonimo, e rappresentano un vero e proprio bene soggetto a monopolio, quindi non utilizzabile da terze parti salvo accordi specifici (diritto di esclusiva).

Da sottolineare che in tal caso gli asset sono intangibili, e generalmente vengono acquisiti attraverso procedure come il brevetto, le registrazioni e altre strategie previste come sempre all’interno del Codice della Proprietà Industriale.

Come difendere i propri asset intangibili?

Quando un asset di questo tipo viene violato, è fondamentale rivolgersi ad un team di consulenti sulla proprietà industriale, come nel caso dello studio Fiammenghi Fiammenghi. È fondamentale avere al proprio fianco uno studio legale specializzato in questa disciplina, per far valere le proprie ragioni. Un qualsiasi abuso potrebbe infatti provocare all’azienda ingenti danni non solo economici, ma anche di immagine.

Basti fare l’esempio del marchio violato o della registrazione di un sito web con il brand della società a dominio. In secondo luogo, ci si trova di fronte ad un’operazione molto delicata: far valere le proprie ragioni non è semplice, se non ci si affida ad una società esperta nelle ricerche di anteriorità. Infine, è il caso di sottolineare che il supporto degli esperti in materia risulta di vitale importanza anche per completare – con successo – l’iter di registrazione di un nuovo marchio, o di un brevetto.

Alcuni esempi di proprietà industriali

  • Marchio: il brand rappresenta il “volto” di un’azienda, e una proprietà da difendere con le unghie e con i denti. Essendo un asset fortemente identificativo, la sua violazione potrebbe causare confusione nel proprio pubblico di riferimento, quindi un pesante danno d’immagine.
  • Dominio web: qui ci si ricollega alla questione del marchio. Se quest’ultimo è stato registrato dall’azienda, una terza parte non può appropriarsi di un dominio omonimo. I nomi a dominio purtroppo rappresentano un campo minato, e la loro violazione è una pratica nota come “domain grabbing” o “cybersquatting”.
  • Brevetti: il brevetto è lo strumento che garantisce al titolare dell’invenzione il monopolio sul suo sfruttamento per 20 anni esatti. Anche i brevetti richiedono un’azione decisa contro le violazioni.

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