Il bagno chimico è un dispositivo molto utile, anzi indispensabile, in caso di eventi aperti al pubblico. Ma come regolarsi sul numero di cabine necessarie per non farsi trovare impreparati ed essere in regola?
Bagno chimico: cosa dice la normativa sul numero minimo
La normativa europea EN 16194, per quanto concerne l’uso del bagno chimico nei cantieri, indica un numero minimo di una cabina ogni dieci utilizzatori. Nel conteggio delle persone non vanno inclusi solo operai e dipendenti della ditta ma anche subappaltatori. E’ chiaro che per luoghi di lavoro è più facile fare questa stima. Ma come calcolare il numero di bagni chimici necessari in vista di un evento aperto al pubblico?
La normativa in questo caso deve necessariamente prevedere dei margini perché si può calcolare l’affluenza ad un evento ma sarà impossibile prevedere con certezza il numero di partecipanti effettivo. Eppure anche per chi organizza un evento è fondamentale poter contare sul giusto numero di wc chimici, non solo per essere sicuro di essere in regola ma anche per far sì che tutto avvenga nel rispetto del comfort e dell’igiene dei visitatori.
Bagni chimici per eventi: quanti chiederne a noleggio?
Per fare in modo che non vi sia carenza o insufficienza di un servizio indispensabile come il bagno chimico, la richiamata normativa prende come riferimento la tabella predisposta dall’associazione americana PSAI (Portable Sanitation Associated International) che prescrive un numero minimo di due bagni chimici fino a 249 persone per eventi con un’affluenza di uomini e donne. Bisogna poi valutare caso per caso il tipo di manifestazione e anche la durata della stessa. Se l’evento dura più giorni, noleggiare bagni chimici permette di richiedere la pulizia giornaliera e l’igienizzazione della cabina di modo che, ad inizio giornata, tutto sia perfettamente pronto all’uso.